Il San Donato Tavarnelle comunica di aver raggiunto l’accordo per la figura dell’allenatore della prima squadra. Si tratta di Paolo Indiani, mister proveniente dal Follonica Gavorrano.
Sono tante le squadra dall’allenatore certaldese durante la sua carriera: Pistoiese, Città di Pontedera, Lucchese, Foligno, Crotone, Sangiovannese, Massese e Poggibonsi in Serie C, oltre a Sangimignano, Rondinella, Impruneta, Certaldo, Sangiovannese e Fogliano in Serie D e Castelfiorentino e Virtus in Eccellenza.
La sua presentazione è avvenuta alla presenza del consigliere della società giallo blu Luigi Rodani all’interno della sala riunioni del presidente del San Donato Tavarnelle.
“Ho scelto questa avventura perchè il San Donato Tavarnelle è stata una società che mi ha cercato fortemente e mi ha voluto. Ho ricevuto tante telefonate che però non si sono concretizzate. L’ambiente giallo blu, con i suoi volontari e consiglieri, rappresenta al meglio una società giovane ma in ascesa, forte di una categoria che ha consolidato nel corso degli anni” spiega subito il neo allenatore.
Le prime considerazioni in video ai canali ufficiali. Fra i ringraziamenti e l’operato che si appresta a vivere c’è sicuramente la presenza del direttore sportivo, Egidio Bicchierai: “Abbiamo lavorato bene in passato, tutti hanno fatto la loro parte per portarmi al San Donato Tavarnelle”.
Sono stati tanti i punti toccati dall’allenatore giallo blu durante l’incontro con i giornalisti: “Occorrerà prima di tutto capire quando partiremo. I giocatori sono fermi da molti mesi, ma la nostra solidità finanziaria alle spalle è un ottimo aiuto”
Un campionato dove gli obiettivi sono ben chiari: “L’intento è quello di fare un campionato di alta classifica. Sono convinto e spero di poterlo fare. Negli anni il San Donato Tavarnelle ha allestito rose ambiziose”.
Vivere la realtà locale e portare le persone al ‘Pianigiani’: “I risultati sono importanti ma cerco anche di far giocare bene la squadra. Non siamo di fronte ad una piazza con forti pressioni, cercheremo il bel gioco e il calore dei tifosi, così come la piazza del territorio. E’ importante esserci ma non moderazione. Quello che avviene negli spogliatoi e riguarda la squadra rimane fra le mura amiche”